Autore: Redazione
17/11/2016

Visibilia Editore: il CdA chiede agli azionisti la revoca della quotazione

Il Gruppo editoriale guidato da Daniela Santanché, trattato sull’AIM, intende effettuare il delisting, anche alla luce dei non brillanti risultati del recente aumento di capitale

Visibilia Editore: il CdA chiede agli azionisti la revoca della quotazione

Il Consiglio di Amministrazione di Visibilia Editore S.p.A. (proprietaria di VilleGiardini, Ciak e PC Professionale) ha deliberato ieri di sottoporre all’assemblea ordinaria degli azionisti la proposta di revoca dalle negoziazioni delle azioni ordinarie della Società sull’AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale. “La revoca – precisa il comunicato del Gruppo controllato da Daniela Santanché - sarà subordinata all’approvazione da parte dell’assemblea convocata per il 6 dicembre 2016, con una delibera che ottenga il favore di almeno il 90% dei voti presenti”.

Maggiore celerità e flessibilità

“Le necessità di Visibilia – spiega la nota - sono mutate rispetto al momento in cui, nel marzo 2010, la Società aveva richiesto l’ammissione alla quotazione, e il CdA ha ritenuto opportuno proporre agli azionisti di revocare dalle negoziazioni gli strumenti finanziari emessi dalla Società, in modo tale da garantire a quest’ultima una maggiore celerità e flessibilità operativa nello svolgimento della propria attività”.

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Decisioni del Cda

“Tale decisione – continua il comunicato - è stata adottata dal CdA anche alla luce dei risultati definitivi della prima tranche dell’aumento di capitale in opzione da euro 998.543,62 conclusasi nel mese di ottobre 2016, sottoscritto per complessivi euro 724.862,09, di cui 688.593,36 da parte del socio Visibilia Editore Holding (che - con maggioranza della stessa Santanché e una minoranza di Paola Ferrari - controlla il 75,9% di Visibilia Editore, mentre Elena Palacios Rodriguez ne detiene il 5,4%, con il 18,7% appunto, sul mercato) e per soli 36.268,73 dal mercato”.

Revoca delle negoziazioni

Fermo restando l’approvazione da parte degli azionisti e la successiva comunicazione da parte di Borsa Italiana, la revoca dalle negoziazioni potrà avere efficacia prevedibilmente a partire dal 16 dicembre 2016. Successivamente alla revoca, le azioni emesse dalla Società non saranno negoziate su alcun mercato regolamentato né su alcun altro sistema multilaterale di negoziazione italiano o europeo e potranno essere oggetto di transazione esclusivamente per via privata. Nel pomeriggio di ieri, dopo l’informativa, il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso, con una variazione teorica negativa del 17,98% e un ultimo prezzo di 0,087 euro.

Andamento di Visibilia

Nel 2015, Visibilia Editore ha registrato ricavi pari a 4,4 milioni di euro, con una perdita di 1,2, dopo quella di 2,6 del 2014. Inoltre, sempre lo scorso anno, il patrimonio netto si è ridotto a 348mila euro, con i debiti per le banche che ammontano a 2,9 milioni e quelli con fornitori ed erario pari a 3,2 milioni. La prima semestrale 2016 ha evidenziato invece un valore della produzione pari a 2.009.000 euro, in calo del 13,6% rispetto ai 2,325 al 30 giugno 2015, un Ebitda positivo per 20.000 (-288.000 al 30 giugno 2015), un risultato netto negativo per 231.000 euro (-444.000 al 30 giugno 2015) e una posizione finanziaria netta di 2.697.000 (2.324.000 euro al 31 dicembre 2015). L’Ebitda è risultato in notevole miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio “grazie alla politica di contenimento ed efficientamento dei costi già iniziata nella seconda metà dell’anno precedente e che proseguirà lungo tutto l’esercizio 2016” spiegava la relativa nota.