Pinterest, finanziamenti per 150 milioni e nuovo motore di ricerca visuale

A distanza di due anni Pinterest torna a rivolgersi al mercato per un nuovo round di finanziamenti. La piattaforma social - che non ama definirsi tale - ha raccolto capitali per 150 milioni di dollari e la sua valutazione è subito andata in rialzo rialzo da 11 a 12,3 miliardi. L’operazione è stata conclusa da alcuni tra gli attuali investitori, ma la compagnia non ha fornito ulteriori dettagli. Pinterest ha invece detto di essere intenzionata a utilizzare il denaro per costruire una nuova tecnologia di ricerca visuale, in grado di abilitare il processo di ricerca per immagini al posto di quello tradizionale basato su keyword. I fondi verranno impegnati anche per l’espansione della base utenti al di fuori degli Stati Uniti, dove risiede circa il 40% della base utenti.

Pubblicità per crescere

Pinterest è stata fondata sette anni fa e da allora ha attratto investimenti per oltre 1 miliardo di dollari. Quest’anno il target dei ricavi è fissato a 500 milioni, il 66% in più rispetto al 2016: la performance sarà trainata dalla raccolta pubblicitaria - i Promoted Pins - e le ultime novità in fatto di targeting e nella misurazione dei risultati fanno pensare a un nuovo potenziale competitor per giganti come Facebook e Google. In un mondo in cui le immagini assumono sempre maggiore importanza, e nel quale il video spadroneggia, un inedito motore di ricerca per immagini sembra poter aggredire il mercato search, tra i più remunerativi in termini di business ma anche molto concentrato, per via della leadership di Google messa in discussione solo dall’emergente Amazon e dagli operatori cinesi. Resta da capire come Pinterest potrà concretamente effettuare il salto di qualità, riuscendo a incrementare la sua utenza composta oggi da 175 milioni di consumatori al mese.

Caratteristiche uniche

Nonostante l’elevata competitività e una forza commerciale ancora ridotta, Pinterest rappresenta già un luogo fatato per gli advertiser: gli utenti accedono alla piattaforma per scoprire nuovi prodotti e idee, come un paio di scarpe, ed è possibile seguirli lungo tutto il ciclo di acquisto. Gli spender pubblicitari possono rivolgersi a Pinterest nel momento esatto in cui un utente mostra un’intenzione di acquisto. Ed è questo il motivo per cui gli advertiser della piattaforma sono per la maggior parte retailer.

Pinterest dovrà pero stare molto attenta alla concorrenza: lo scorso mese Google ha lanciato Lens, un tool molto simile per riconoscere le immagini dalle fotocamere degli smartphone. E Snap e Facebook stanno puntando forte su temi come realtà aumentata e realtà virtuale. La ricetta per vincere sarà data dalla capacità di differenziarsi e di rendere il proprio prodotto unico. A dispetto anche delle dimensioni, a oggi il parametro principale nel dettare i piani media digitali dei brand.