Ernesto Mauri: «Mondadori, primo semestre migliore; per la Francia soltanto una manifestazione d’interesse»
L’amministratore delegato della società di Segrate, incontrato a margine dell’assemblea UPA, parla dell’andamento e anche del mercato transalpino, dove l’intenzione è non svendere un asset di valore
Primo semestre positivo per Mondadori, grazie a un recupero nel periodo aprile-giugno, che ha consentito al Gruppo di Segrate di recuperare la flessione dei primi tre mesi e di archiviare la prima fetta dell’anno in condizioni migliori rispetto al pari periodo del 2017. Lo ha affermato l’a.d. dell’azienda, Ernesto Mauri, incontrato all’Assemblea UPA di ieri, a Milano. Le dichiarazioni di Mauri si riferiscono alla marginalità (Ebitda). «In questo contesto, i libri vanno particolarmente bene», ha spiegato, mentre l’area dei Periodici Italia ha segnato un calo nel primo trimestre e un andamento in linea con le aspettative nei tre mesi successivi. Una situazione che dovrebbe comunque consentire un recupero nel secondo semestre. Ma qual è la ricetta per dominare un mercato in evoluzione? Mauri non ha dubbi: «È una strategia che abbiamo intrapreso da anni: da una parte, siamo intervenuti sui costi, e non solo quelli del lavoro; dall’altra, abbiamo investito sul digitale; e l’operazione Banzai è un chiaro esempio». Per quanto riguarda l’area Periodici Francia, Mauri sottolinea di non aver ricevuto offerte formali, ma solo «una manifestazione d’interesse». E non c’è fretta di vendere: «La Francia è un mercato da 26 milioni di utile, e il primo semestre è stato in linea». Per questo Mondadori non è disposta a cedere sul prezzo, riservandosi di chiudere un’eventuale operazione in uscita solo quando la cifra sarà soddisfacente.