Autore: Redazione
27/07/2018

Apple Search Ads arriva in Italia, una nuova soluzione per gli sviluppatori

Nel frattempo un gruppo di associazioni pubblicitarie ha chiesto alla Mela di rivedere le proprie regole per la privacy su Safari, che entreranno in vigore a settembre

Apple Search Ads arriva in Italia, una nuova soluzione per gli sviluppatori

Apple ha avviato il roll out di Search Ads in sei nuovi mercati, tra cui anche l’Italia, insieme a Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone e Spagna. Si tratta di un prodotto pubblicitario pay-per-install che permette agli sviluppatori di promuovere le proprie applicazioni nell’App Store. La soluzione si divide in due strumenti: Search Ads Basic e Search Ads Advanced. Per spingerlo, la Mela prevede anche un credito di 100 dollari agli inserzionisti che lo useranno. Search Ads consente agli sviluppatori di impostare campagne a partire dalle keyword degli utenti, combinate con altri fattori, come location, sesso, o storico dei download. I pagamenti avvengono solo qualora l’app venga effettivamente scaricata. A livello organico, la nuova versione iOS 11 favorisce la scoperta di applicazioni all’interno dello store, ma la search rimane un fattore primario per il posizionamento. Apple, infatti, sostiene che il 70% degli utenti del suo store si serve delle funzioni di ricerca per trovare nuove app. E gli annunci hanno avuto effetti positivi: il tasso di conversione, in media, è stato superiore al 50%.

Scontro sulla privacy

Nel frattempo, cinque associazioni pubblicitarie, vale a dire American Association of Advertising Agencies, American Advertising Federation, Association of National Advertisers, Interactive Advertising Bureau e Network Advertising Initiative, hanno pubblicato una lettera aperta, in cui sostengono che le nuove regole per la privacy su Safari “danneggiano l’esperienza dei consumatori e il modello economico che sostiene i servizi e i contenuti supportati dalla pubblicità”. Apple è da sempre stata molto restrittiva sulle attività di tracking pubblicitario, ma le nuove regole vanno ancora oltre e colpiscono anche Facebook: la Mela, infatti, chiederà agli utenti se vorranno essere tracciati dal social.