Autore: Redazione
18/10/2018

Hearst lancia oggi Esquire Italia con 108 pagine di advertising su 332 di foliazione; l’obiettivo di diffusione è stato stabilito in 50 mila copie medie

Dopo lo sbarco sul web, la storica testata presenta l’edizione cartacea bimestrale. La direzione è affidata a Giampietro Baudo e Timothy Small. 78 clienti attivi sul primo numero, rappresentativi di tutti i settori

Hearst lancia oggi Esquire Italia con 108 pagine di advertising su 332 di foliazione; l’obiettivo di diffusione è stato stabilito in 50 mila copie medie

Dopo aver conquistato il web, Esquire Italia si prepara a debuttare nelle edicole. A partire da oggi, il gruppo Hearst lancia l’edizione italiana del celebre maschile che esattamente un anno fa, a ottobre 2017, aveva fatto il suo debutto in rete. Fondato nel 1933 negli Stati Uniti, Esquire arriva in Italia con un bimestrale in un elegante formato (230 x 287mm) dove ogni numero verrà concepito come un pezzo da collezione, un libro-magazine, un bookzine di ampio respiro, un maschile non maschilista, scandito da 332 pagine da leggere e da sfogliare al prezzo di 6,50 euro. Diretto da Giampietro Baudo e Timothy Small, il primo numero di Esquire Italia avrà tre cover speciali dedicate ad Armie Hammer, Salvatore Esposito e Tom Hardy. Tre volti globali, interessanti e contemporanei, capaci di raccontare storie intense nel rispetto della linea editoriale basata su approfondimento, eleganza e humour.

Da un’idea chiara

“Di Esquire avevamo in testa un’idea chiara - spiega Giampietro Baudo - raccontare l’uomo di oggi, scrivere un manifesto del contemporaneo cercando di andare oltre cliché di pensiero e di stile, retaggio di uno ieri costellato da icone importanti. Utilizzare il passato blasonato di Esquire, simbolo di un certo modo anglosassone di fare giornalismo e di creare immagine, per definire un vocabolario nuovo. Adatto al contemporaneo maschile di oggi e di domani”. Conferma Timothy Small: “Abbiamo lavorato per un anno intero al sito di Esquire, esquire.com/it, tutti i giorni, e abbiamo iniziato a capire cosa potesse interessare ai nostri lettori, come trattare alcuni argomenti. Come usare l’umorismo e la leggerezza. Come scegliere di non trattare alcuni temi o personaggi. Quando approfondire, e quando tentare un cambio di gioco. E poi abbiamo studiato le edizioni internazionali di questa rivista leggendaria, per fare in modo di distillare qualcosa dell’essenza di Esquire, senza copiare le edizioni più rodate della nostra, ma reinventandola, usando gli stessi ingredienti e adattandola alla cultura e al costume italiano”.

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I contenuti

A scandire il primo numero di Esquire Italia sarà un percorso di storie e argomenti speciali, nati reinterpretando la tradizione di Esquire o creati ex novo. In primis What I’ve Learned, la rubrica di interviste in prima persona a figure iconiche chiamate a condividere i loro consigli di vita. E poi The Essentials, gli essenziali del guardaroba contemporaneo, figli del momento, ma destinati a entrare nel mito. In At His Best vedremo un’unione di cultura e lifestyle in un’unica sezione, fatta di contrapposizioni tra cose teoricamente diverse ma unite, in qualche modo, da un fil rouge. Il Futuro Del Gusto include otto lunghi articoli che vanno dalla politica italiana a quella americana, passando per la vita di coppia, e poi da un’icona italiana come Lancia alla rivoluzione culinaria della New Trattoria, fino alla tecnologia, e come questa sta modificando la medicina, la democrazia e il nostro modo di concepire “la vita” stessa. The Now Look sperimenterà un approccio differente per raccontare la moda e lo stile, scegliendo un linguaggio curatoriale, affidando a oltre 30 fotografi italiani e internazionali l’interpretazione dell’uomo moderno. Tra modelli e celebrities, come Francesco Scianna e Jacopo Olmo Antinori, leggende come Sting & Shaggy, oppure gli attori come Adrien Brody e Jamie Dornan, artisti come Nico Vascellari o dee-jay come Diplo. Nella sezione Cose Da Uomo, compare invece una selezione degli oggetti che definiscono la visione dell’uomo Esquire. E infine, un racconto inedito in ogni numero, come nella migliore tradizione di Esquire.

La campagna di lancio

Per il lancio di Esquire Italia, Hearst ha previsto una campagna di comunicazione sui principali quotidiani e radio nazionali; testate trade e comunicazione; periodici Hearst; piattaforme social e un’importante affissione di oltre 600 mq in Piazza Cordusio a Milano, a partire da ieri. La creatività della campagna è stata affidata alla coppia creativa Velia Mastropietro e Sonia Cosentino che ha studiato un posizionamento che esprima la doppia anima giornale-libro di Esquire: “The fashion of culture. And vice versa” è il nuovo payoff messo in risalto da una grafica essenziale ed elegante.

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I numeri di Esquire

Fondato nel 1933 negli Stati Uniti, Esquire è stato il primo maschile dell’editoria moderna e ha visto tra i suoi collaboratori, tra gli altri, firme come Ernest Hemingway e F. Scott Fitzgerald, Tom Wolfe, Norman Mailer, Truman Capote e Gay Talese. Oggi è un successo internazionale che vanta una presenza in 46 Paesi con 26 edizioni nel mondo (compresa quella italiana), traduzioni in 15 lingue e 21 siti web per un totale di oltre 11,3 milioni di visitatori unici e 71,5 pagine viste. Una diffusione globale di 1,9 milioni di copie con una readership di circa 8,6 milioni.

La raccolta pubblicitaria

Marco Cancelliere, Direttore generale adv Italia, ha commentato: “Il Mercato ha risposto con grande entusiasmo al lancio di Esquire Italia. E’ stato subito evidente quanto molti inserzionisti aspettassero con interesse l’arrivo del magazine dopo un anno dal lancio del sito web. La raccolta ha superato le nostre aspettative sotto tutti i punti di vista: 108 pagine adv e un prezzo a pagina in linea con l’obiettivo condiviso con l’editore. L’indiscutibile forza del brand, il successo delle piattaforme digitali dell’ultimo anno uniti alla fiducia che Hearst Italia ha saputo conquistare sul mercato della pubblicità sono gli elementi che hanno determinato questo straordinario successo. 78 clienti attivi sul primo numero rappresentativi di tutti i settori. oltre all’abbigliamento (46 clienti) ci sono 9 marchi di orologeria e 7 di cosmetica e beauty. Ma anche i mercati meno endemici per Hearst Italia hanno risposto con interesse: alle 7 case automobilistiche si affiancano 9 marchi di tecnologia, bevande e turismo. Con il sistema Esquire affrontiamo dunque il 2019 con rinnovata forza e la concreta opportunità di consolidare la nostra leadership sui segmenti del lusso anche sul target maschile”. L’obiettivo diffusionale è di 50 mila copie medie.