La spunta Amazon: accordo da 50 milioni per i match del giovedì dell’NFL
Il gigante ecommerce riserverà ai membri di Prime, anche italiani, la possibilità di assistere agli incontri sportivi. Scavalcata la concorrenza di Facebook, YouTube e dell’uscente Twitter
Alla fine sarà Amazon a trasmettere su scala globale, Italia compresa, gli incontri del giovedì sera di NFL (National Football League). Il colosso ecommerce l’ha spuntata sui rivali in gara, e soprattutto su Twitter, che l’anno scorso si era accaparrata i diritti per veicolare sulla piattaforma proprio i match del giovedì. L’annuncio è arrivato nella notte di mercoledì e, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’accordo potrebbe valere 50 milioni di dollari, cinque volte in più rispetto al valore dell’intesa dell’anno scorso tra l’NFL e Twitter, le cui ambizioni di protagonismo nel segmento del live video sono ora in pericolo per via di una agguerrita e più potente concorrenza. Twitter, infatti, ha sempre considerato la partnership con l’NFL come la chiave per la crescita dell’audience a per diventare un luogo dove poter seguire gli eventi in real time. Ma secondo alcune indiscrezioni di stampa, gli inserzionisti non sarebbero stati contenti dei numeri prodotti dalla piattaforma, circa 243.000 utenti medi per partita.
Amazon
Secondo alcune fonti, Amazon si è aggiudicata i diritti scavalcando la concorrenza di Facebook e YouTube, oltre naturalmente a quella di Twitter. La strategia della società sembra seguire un percorso preciso: offrire benefici ai 60 milioni di membri Prime per poi spingerli ad aumentare numero e volume degli acquisiti sulla piattaforma. E ovviamente diversificare l’offerta. Se, infatti, le dirette NFL erano gratuite, quelle di Amazon saranno riservate agli abbonati al servizio Prime. Fino a oggi il colosso di Seattle, Washington, ha trasmesso alcuni eventi in diretta, ma l’NFL è senza alcun dubbio la partnership più importante in questo campo. I match del giovedì di NFL saranno trasmessi in televisione da CBS e NBC. Infine, due riflessioni sulla raccolta pubblicitaria: è probabile che la base utenti di Amazon sia inferiore a quella di Twitter e che quindi l’advertising ne possa risentire. Ma Jeff Bezos, e la sua Amazon, hanno dimostrato di voler guardare al lungo periodo. Cosa che Twitter non può fare.