Google annuncia la open beta di Exchange Bidding per DFP
Dopo un anno di beta privata, Big G lancia la sua soluzione di header bidding. Velocità e semplicità i cavalli di battaglia del tool
Google ha annunciato l’estensione della sua tecnologia per l’header bidding con il lancio della versione beta di Exchange Bidding su DoubleClick for Publishers (DFP). Il colosso sostiene che Exchange Bidding, che è stato in beta privata negli scorsi dodici mesi, fornisce agli editori opportunità di monetizzazione senza per questo compromettere la qualità della user experience, critica che è stata più volte mossa all’header bidding. Il lancio è in lieve ritardo rispetto alle previsioni di un articolo di AdAge, che fissava il via dell’open beta a maggio. In un blogpost, Sam Cox, product manager, DoubleClick Ad Exchange, sottolinea che i publisher possono facilmente accedere alla tecnologia. E quelli che l’hanno già utilizzata, hanno registrato un aumento del 40% nelle entrate dal programmatic. “Quando ogni millisecondo è importante, la soluzione più veloce genera i migliori risultati”, si legge nel post.
Big G ha anche detto di essere stato molto attento al tema delle velocità, priorità fondamentale nell’ambito dei primi test in beta privata. E, infatti, se mediamente un’infrastruttura di header bidding fa segnare un ritardo compreso tra i 500 e i 1.000 millisecondi nella consegna dell’annuncio, mentre Exchange Bidding ne aggiunge solo 60, stando a quanto sostiene Mountain View. Secondo Scott Both, director of programmatic sales engineering di Hearst Digital Media, il vantaggio della nuova soluzione riguarda la possibilità di trasferire il codice al di fuori dei propri siti, agevolando i tempi di caricamento delle pagine. Per altri editori citati nel blogpost, è il caso di MailOnline, anche la facilità nel settaggio della feature è un elemento da non sottovalutare.