Digital Content Next lancia TrustX, il marketplace della fiducia e della trasparenza
Alcuni tra i più importanti editori mondiali danno vita all’ad exchange, operativo dall’inizio dell’anno prossimo, anche se non è ancora chiaro quali e quanti spazi pubblicitari saranno commercializzati su TrustX
Digital Content Next (DCN), realtà che riunisce alcuni dei più importanti publisher a livello mondiale, sta lanciando l’ad marketplace TrustX, con l’obiettivo di rendere più trasparente la pubblicità online. Lo spazio consentirà agli inserzionisti di comprare inventory attraverso le properties di 25 media company, tra cui ABC, Condé Nast, Hearst, NBCUniversal, Washington Post, Meredith, ESPN, Vox Media e News Corp. La piattaforma funziona come una sussidiaria non-profit del DCN ed è nata per riportare un po’ di trasparenza e fiducia - come dice il nome stesso - nell’ambito della supply chain. Senza investitori esterni e obiettivi economici, TrustX è, infatti, focalizzata sul portare benefici a lungo termine a marketer ed editori.
Come funziona TrustX
TrustX garantirà ai marketer l’erogazione di soli annunci viewable, in opposizione a quelli serviti a bot. Non solo, il marketplace mira a fornire ai marketer totale trasparenza relativamente ai costi di delivery delle campagne, allo scopo di ridurre i fee che spesso hanno un impatto negativo. Il marketplace sarà attivo a partire da inizio dell’anno prossimo anche se non è ancora chiaro quanti e quali spazi pubblicitari saranno commercializzati su TrustX. Più chiarezza si avrà quando il marketplace diverrà operativo e si potranno effettuare confronti con le performance di altri prodotti simili. Sullo sfondo c’è la convinzione della bontà dei principi alla base di TrustX. Per costruire l’infrastruttura tecnologica di TrustX è stata selezionata Iponweb.
Le alleanze programmatic
TrustX è l’ennesimo tentativo di creare un’alleanza in campo programmatic. Sono stati diversi gli esperimenti. Un esempio è Nucleus Marketing Solutions, realtà lanciata ad aprile e formata da Gannett, Tribune Publishing, McClatchy e Hearst per sfruttare la portata geografica e le potenzialità di scalabilità aggregate per aiutare gli inserzionisti a erogare annunci più efficaci. A inizio 2015, Guardian, CNN International, Financial Times, Reuters ed Economist hanno dato vita a Pangaea mentre in Francia La Place Media riunisce alcuni dei più importanti editori.