Autore: Redazione
15/04/2016

ComScore, le applicazioni trainano l’uso di internet

Si registra però una forte concentrazione con WhatsApp, Google e Facebook che viaggiano ognuna tra il 50% ed il 60% di penetrazione sulla popolazione utilizzatrice di smartphone

ComScore, le applicazioni trainano l’uso di internet

Internet sta conquistando gli italiani. Nell’arco del 2015 è cresciuta del 18% la fruizione del web in modalità “multipiattaforma”, e del 36% l’accesso al web esclusivamente tramite mobile (smartphone e/o tablet). Ma, mentre i possessori di cellulari di ultima generazione dichiarano di accedere alla rete via smartphone tramite app in percentuale maggiore rispetto al browser, si assiste nel contempo a una forte concentrazione nell’utilizzo di app. WhatsApp, Google e Facebook viaggiano ognuna tra il 50% ed il 60% di penetrazione sulla popolazione utilizzatrice di smartphone.

Sempre più connessi. Con sempre più dispositivi

A gennaio 2016 sono stati rilevati in Italia 37,5 milioni di utenti connessi al web, per la maggior parte in modalità multipiattaforma (oltre il 45%). Gli utenti che hanno effettuato l’accesso alla rete con utilizzo contestuale sia da dispositivi mobili che da pc risultano in crescita (+18%). In maniera analoga cresce la fruizione del web in modalità esclusivamente mobile: con un incremento annuo del 36%, interessa una quota prossima agli 8 milioni di utenti unici mensili. A cedere il passo è la navigazione esclusiva da pc, che pur confermandosi come il metodo di accesso al web per oltre 12 milioni di utenti unici, ha subito un calo dell’11% in un anno.

La navigazione tramite app oltrepassa quella da browser

Secondo i dati della ricerca “Mobilens” di comScore, a gennaio 2016 l’87% di chi ha navigato in rete da uno smartphone dichiara di averlo fatto attraverso un’applicazione, mentre la modalità di navigazione tramite browsing si attesta all’83%. “Lo spostamento della navigazione da browser ad app rende cruciale l’implementazione di sistemi di misurazione in grado di riattribuire agli editori il cosiddetto traffico “in app browser” (ovvero il traffico sui siti degli editori proveniente da app di terzi)” afferma Fabrizio Angelini, ceo di Sensemakers e rappresentante per il nostro Paese di comScore “attività che comScore realizza regolarmente in diversi paesi nel mondo cosi come in Italia. Con la stessa logica e dato l’elevato grado di concentrazione del traffico mobile siamo in grado di riattribuire agli editori il traffico generato da soluzioni quali Instant Articles e Google AMP”.

ComScore ora rileva la viewability in-app

Considerando le variazioni anno su anno, cresce il numero di italiani che dichiarano di avere utilizzato almeno un’app nel corso del mese precedente, attestandosi sui 27 milioni di utenti, con un incremento del 19% rispetto allo stesso mese del 2015.  In merito alle performance delle singole app, i “soliti noti” fanno registrare crescite percentuali a doppia cifra, con +19% per WhatsApp e Google (entrambe oltre i 15 milioni di utenti) e +12% per Facebook per proseguire con Skype ed Outlook.com, entrambe sopra quota 5 milioni e con tassi di crescita rispettivamente del 17% e del 12%. Sono tre app profondamente diverse tra loro quelle ad aver fatto registrare i più ampi tassi di crescita nel corso dell’ultimo anno. Instagram evidenzia una crescita del 27%, quasi pareggiando gli utenti di Outlook, mentre Amazon si conferma il nome di punta per l’ecommerce anche per le app (oltre quota 4 milioni, +37%). La crescita più consistente (+43%) riguarda Libero.it, che ha saputo raccogliere le preferenze di oltre 3 milioni di utenti collegando ai propri servizi di mail contenuti relativi a news, intrattenimento, informazione e meteo. “Il mercato adv è chiamato quindi a un’evoluzione - conclude Fabrizio Angelini - oggi è fondamentale sviluppare la misurazione dell’efficacia dell’adv mobile e a tal fine abbiamo appena rilasciato la rilevazione della viewability in app e realizzato una dashboard di analisi delle campagna che evidenzia le differenti performance di mobile, desktop e fornisce un dato cumulato di Total Digital Audience”.