AOL Italia scelta per la raccolta di VEVO nel nostro Paese; il g.m. Lundari: «Vogliamo ampliare business e network»
Le quattro settimane di dicembre hanno rappresentato un mese record per la piattaforma musicale, come dimostrato dai 546 milioni di stream e 1,4 miliardi di minuti di visualizzazione
AOL Italia ha annunciato di aver raggiunto un accordo per gestire la raccolta pubblicitaria delle properties di Vevo in Italia. VEVO è una nota piattaforma di video e intrattenimento grazie alla collaborazione tra Universal Music Group e Sony Music che oggi registra 20 miliardi di view mensili a livello globale. Lo scorso dicembre è stato un mese record per VEVO in Italia che ha raggiunto 546 milioni di stream e 1,4 miliardi di minuti di visualizzazione. I dati rilevano che il 60% di queste fruizioni proviene da mobile, il 33% da desktop e il 6% da apparecchi connessi alle TV.
“L’industry dell’intrattenimento sta vivendo un momento particolarmente florido online, sia per chi investe, sia per chi fruisce dei contenuti in rete. E il settore musicale non fa eccezione. Inoltre, secondo i dati IFPI, l’Italia è tra i principali paesi per quanto riguarda la fruizione di video musicali online. Per questo siamo particolarmente orgogliosi di annunciare questo nuovo accordo con VEVO in Italia”, ha dichiarato Christina Lundari, g.m. di AOL in Italia.
Il perimetro dell’accordo tra AOL e Vevo
Grazie al nuovo sodalizio AOL Italia avrà il diritto esclusivo della vendita degli spazi pubblicitari premium di tutti i servizi che VEVO offre alla propria audience in Italia: vevo.com, le app mobile, le app su smart tv e su device connessi a internet (Amazon Fire TV, Apple TV), il player di VEVO embedded su siti di terze parti e il VEVO branded media player su YouTube (desktop, mobile e in app). La partnership tra AOL Italy e Vevo permetterà ai brand e alle agenzie di accedere a tutta una serie di nuovi strumenti per raggiungere in particolare i Millennial e gli appartenenti alla Generazione X. Diversi i formati disponibili: 20 o 30 secondi, video ads, overlays e display ads - che verranno venduti in maniera accessoria ai video ads, oltre alla possibilità di creare contenuti ad hoc o sponsorizzare contenuti esclusivi già esistenti.
La musica è sinonimo di coinvolgimento
“La passione per la musica è universale e permette ai brand di raggiungere alti livelli di engagement con la propria audience. Gli utenti entrano in contatto con i contenuti di VEVO quotidianamente e, con questa partnership, siamo certi di poter offrire agli advertiser un nuovo potentissimo e unico strumento per raggiungere i propri obiettivi marketing, in particolare sulle audience 15-34” conclude Lundari.
Il commento a DailyNet di Christina Lundari
DailyNet ha contattato Christina Lundari per fare chiarezza sulla partnership e sulle sfide in cantiere per quest’anno. Tra i temi più rilevanti l’integrazione con Yahoo che, nonostante le complicazioni dovute alle violazioni informatiche subite dalla società di Sunnyvale, dovrebbe essere perfezionata entro la fine di marzo.
Da dove nasce questa partnership con Vevo, chi si occupava della raccolta precedentemente?
La raccolta di Vevo in Italia è stata curata da Yahoo dal 2011 al 2016. La partnership tra AOL e VEVO è il risultato del lavoro svolto dall’headquarter di VEVO di Londra che ha collaborato con il team partnership basato a New York che ha selezionato AOL come partner ideale per la conoscenza e l’esperienza del marketplace italiano.
Una volta chiusa l’operazione Yahoo sarà sempre Mediamond a occuparsi della raccolta?
Si prevede che il perfezionamento dell’accordo tra Verizon e Yahoo avvenga nel corso di Q1 2017. Fino a quel momento la situazione attuale non verrà modificata.
Quali sono gli obiettivi per l’anno?
Per il nuovo anno ci poniamo diversi obiettivi per ampliare il nostro business e il nostro network editoriale. Quindi lavoreremo per:
• continuare a crescere con il business video e mobile;
• collaborare con top brand alla creazione di contenuti originali per lo sviluppo di progetti di branded content;
• chiudere nuove partnership editoriali con testate digitali premium;
• integrare la piattaforma programmatica ONE con nuovi dati.